
Il 17 marzo si è disputata a Padova la gara regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Hanno partecipato 10 scuole con i loro tre rappresentanti, tutti motivati a risolvere prove e quesiti su mente e cervello. Dopo le prime due prove, i nostri studenti si sono piazzati al primo, quarto e sesto posto della classifica provvisoria. Un ottimo risultato! I primi cinque si sono sfidati poi in una prova con domande dirette dimostrando prontezza e preparazione. Non abbiamo vinto ma l’esperienza, la sfida con se stessi e le emozioni provate rimangono il miglior premio.
Complimenti a Marafioti Emma (4CG1), Bombana Tommaso (4I) e Magalini Filippo (4A)!
Ecco come Emma, Tommaso e Filippo raccontano la loro straordinaria esperienza: “Ricordo ancora il giorno in cui mi trovavo in classe e stavo scrollando annoiato le notifiche del registro elettronico quando ho letto “Olimpiadi delle Neuroscienze”. Qualcosa dentro di me si è acceso. Una curiosità improvvisa, mista ad eccitazione, ha fatto in modo che io aprissi quella circolare e… ed eccoci qua! La mente umana è un argomento che mi ha sempre affascinato: sono sempre stato colpito dai misteriosi meccanismi che il nostro cervello controlla, solo che non ho mai avuto la possibilità di approfondirli. Finché non mi si è presentata quest’occasione. Non è stato facile alternare lo studio delle basi neuroscientifiche con quello scolastico (senza uscire di testa), ma la passione per questi argomenti è stata la vera forza che mi ha spinto ad andare avanti .”
È stato così per tutti e tre. Ed è stato strano studiare qualcosa non per “dovere” ma per puro piacere ed è stato anche divertente risolvere i cruciverba e allenarci con altri studenti che condividevano questa curiosità, che ha permesso alle nostre strade di incrociarsi. Anche avere un assaggio di quel che sarà poi l’ambiente universitario è stata un’esperienza unica.
Il nostro impegno è stato ripagato, alla fine, da un ottimo risultato, nonostante nessuno di noi sia riuscito ad accedere alla fase nazionale. Abbiamo condiviso comunque bei momenti, dagli allenamenti, al ripasso in treno, all’agitazione prima della prova.-
È stato così per tutti e tre. Ed è stato strano studiare qualcosa non per “dovere” ma per puro piacere ed è stato anche divertente risolvere i cruciverba e allenarci con altri studenti che condividevano questa curiosità, che ha permesso alle nostre strade di incrociarsi. Anche avere un assaggio di quel che sarà poi l’ambiente universitario è stata un’esperienza unica.
Il nostro impegno è stato ripagato, alla fine, da un ottimo risultato, nonostante nessuno di noi sia riuscito ad accedere alla fase nazionale. Abbiamo condiviso comunque bei momenti, dagli allenamenti, al ripasso in treno, all’agitazione prima della prova.-
Emma, Tommaso, Filippo